Horiki Katsutomi

“Il lavoro di Horiki Katsutomi (Tokio, 1929) apre una scommessa con il visibile. Giunge a un tale vertice di rarefazione, a un tale distacco da ogni possibilità di narrazione, di appiglio, di declinazione formale da mettere in questione la natura stessa della pittura. Indeed, the very nature of telling.

Si avverte nel suo lavoro non la pratica della “variazione sul tema”, ma addirittura la negazione del variare: il permanere identico a se stesso, quella qualità che i filosofi medioevali attribuivano a ciò che è divino”.

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