Horiki Katsutomi

“La pittura di Katsutomi rifugge dall’agire, dal fare. Nei suoi dipinti la visione diventa pensiero. Le sue opere (anzi la sua opera, perché Horiki lavora da tutta la vita a un’opera sola, come si dice che facciano i poeti, che sono sempre autori di un solo libro) si concentra su un colore che dà il senso dell’immobilità: di una contemplazione che non nega l’azione, ma la supera. Nelle sue opere non succede niente, non accade niente. C’è solo un assoluto silenzio. Nelle sue opere, insomma, si assiste a una sorta di respiro che diventa luce.

Si potrebbe interpretare la pittura di Horiki come una musica che si rende visibile: una musica mentale, sommessa, come un coro a bocca chiusa, perché. in quei punti che scandiscono lo spazio c’è l’intuizione di una sottile musicalità”.

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