Horiki Katsutomi

Horiki, senza dubbio è riuscito nel suo lavoro a fare una valida interconnessione fra l’attitudine orientale zen per la riduzione all’essenziale delle forme e quella occidentale che ha caratterizzato le ricerche della pittura cosiddetta minimalista o analitica degli anni sessanta/settanta, e cioè fra una concezione filosofica positiva del vuoto e dell’assenza e una tensione verso l’azzeramento dell’immagine, in termini di concreta adesione alla fisicità primaria del processo di realizzazione della pittura”.

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